Era nell’aria, lo aspettavano tutti, il nostro pubblico, i partner, le istituzioni, il nostro team operativo, l’intero network TDI. Dopo una serie di confronti durati mesi tra l’Italia e il Giappone, tra caffè e tè verde, e un lungo lavoro di strutturazione e pianificazione generale, Tesori d’Italia è pronta a dare il suo contributo concreto allo sviluppo dei rapporti culturali e commerciali tra l’Italia e il Giappone. Grazie al supporto dell’Associazione Tesori of Japan, creata a Nagoya nel 2014 con il contributo della JETRO Japan External Trade Organization nel preciso intento di realizzare un giorno un nuovo ponte culturale e imprenditoriale tra l’Italia e il Giappone, prende il via un ampio programma di promozione e di condivisione internazionale rivolto in particolare al valore della Tradizione e dell’Autenticità italiana e giapponese. Un’iniziativa che coinvolgerà privati, associazioni, imprese e le principali istituzioni di entrambi i Paesi, attraverso attività a 360 gradi che porteranno investimenti, lavoro, interazione e soprattutto faranno da trampolino per tutta una serie di iniziative a medio e lungo termine.
Sarà la pugliese Floriana Maci, yamatologa ed esperta in tecnica del turismo, ad affiancare Riccardo D’Urso nella gestione del Dipartimento Orientale che dal primo febbraio prende ufficialmente forma all’interno di Tesori d’Italia e che si avvarrà di consulenti esterni italiani e stranieri. In attesa di definire e pubblicare il calendario delle attività internazionali, che prima verrà presentato formalmente all’Ambasciata giapponese in Italia e all’Ambasciata italiana in Giappone, si comincia da febbraio con il piano di Certificazione dei Tesori del Giappone in Italia, la prima grande novità con cui si vuole celebrare il valore e l’importanza dell’autenticità Made in Japan. TDI torna così a girare l’Italia, ma stavolta in una doppia veste, e lo fa per tracciare una mappa esclusiva di tutte quelle realtà giapponesi o ispirate al Giappone, che lavorano per trasmettere principi, valori, usi e costumi di una tradizione unica e affascinante. Un’iniziativa di studio e verifica mai realizzata prima d’ora che sta riscontrando grande interesse da parte dei giapponesi sinora coinvolti e attraendo molti personaggi e imprenditori di diversi settori. Si andrà dalle opere sorte in Italia dettate dalla passione per il Giappone e ai loro ideatori o promotori, alle associazioni che promuovono gli scambi culturali tra i due Paesi, alla comunicazione, ai progetti web, alla ristorazione, alla moda, all’arte, all’architettura, al turismo stesso. Autenticità intesa come volontà di trasmettere in Italia lo spirito e l’atmosfera del Giappone, ma anche come creatività nel tentativo di integrare le due culture, come capacità di dare continuità e consistenza ad un progetto e al suo messaggio sul Sol Levante. Il Giappone in Italia secondo il punto di vista di italiani e giapponesi in un equilibrio di forma e di sostanza che, seppure non metterà d’accordo tutti, sarà sicuramente da stimolo e da guida per il futuro.
Dal piano di certificazione dei Tesori del Giappone prende naturalmente spunto l’attività editoriale di Tesori d’Italia anche in lingua giapponese, altro elemento centrale del nuovo programma di attività di questo 2020. Un aspetto particolarmente importante poiché renderà i nostri contenuti fruibili al pubblico nipponico sparso in tutto il mondo raggiungendo potenzialmente milioni di utenti e di appassionati.
Italia e Giappone si fondono, con Tesori d’Italia e Tesori of Japan, in un bellissimo nuovo percorso culturale e imprenditoriale in cui dialogano e lavorano concretamente Oriente e Occidente.